Cri Cri, il cioccolatino piemontese che si veste da caramella
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7,00 €
Nato all'ombra della Mole tra l'Ottocento ed il Novecento, il timido cioccolatino che si veste da caramella con le sue carte colorate e frange ricciute, la sua forma rotonda dal cuore di nocciola, ricoperto di cioccolato e rivestito di mompariglia (ovvero le piccolissime e bianchissime sferette di zucchero) riscuote un'affettuosa simpatia da parte dei piemontesi e anche da coloro che li assaggiano per la prima volta.
"La leggenda narra di una giovane ragazza di nome Cristina che abitava a Torino alla fine dell'Ottocento e che si guadagnava da vivere cucendo splendidi abiti per le signore dell'alta società sabauda. Cristina aveva un fidanzato innamoratissimo, uno studente torinese che la chiamava con il tenero diminutivo di "Cri". Ogni volta che i due avevano un appuntamento, il ragazzo si fermava prima in una pasticceria della zona dove comprava questi deliziosi cioccolatini ricoperti di zucchero. La commessa della pasticceria, che li conosceva entrambi e che aveva visto nascere il loro amore, sapeva come lui fosse solito chiamare la sua fidanzata, così ogni volta che il ragazzo andava a comprare le praline lei gli chiedeva "Cri"? e lui rispondeva con un sorriso innamorato "Cri!".
Il proprietario del negozio, assistendo più volte a questa scena, in onore dei due innamoratissimi ragazzi decise di ribattezzare i suoi dolci cioccolatini con il nome di "cri-cri" per ricordare la semplicità e la spensieratezza di un bell'amore tra due giovani."
Valori nutrizionali medi per 100 g di prodotto | |
Valore energetico: 545 kcal / 2269 kJ | |
Grassi | 35 g |
di cui saturi | 15 g |
Carboidrati | 48 g |
di cui zuccheri | 41 g |
Proteine | 7,9 g |
Sale | 0,01 g |
Fibre | 3 g |